Tutti gli articoli di Bruno Karsenti & Danny Trom

Il conflitto tra Israele e l’Iran dei mullah – che al momento della stesura di questo testo parrebbe essersi chiuso – ha fatto luce sul senso stesso che ha la guerra per Israele. Privando la Repubblica Islamica dell’Iran dei mezzi necessari a perseguire i suoi propositi di annientamento, Israele ridefinisce le condizioni concrete della propria sicurezza. Si impone allora, con rinnovata urgenza, la questione della prosecuzione di una guerra interminabile e sanguinosa a Gaza. Ma lo scontro che si è appena concluso solleva anche un interrogativo sulla passività dell’Europa di fronte alle minacce criminali rivolte da decenni contro lo Stato d’Israele e contro gli ebrei, una passività che non è altro che il rovescio della medaglia della sua indifferenza verso il destino del popolo iraniano.

Mentre prosegue l’operazione israeliana volta a decapitare il regime di Teheran e a colpire il suo programma nucleare, provocando una reazione che investe tutto lo Stato ebraico, Bruno Karsenti e Danny Trom si interrogano sul significato politico di questa grande svolta del conflitto in Medio Oriente. Rispetto alla distorsione del sionismo rappresentata dall’attuale condotta della guerra a Gaza, la guerra contro l’Iran ha un significato completamente diverso, sia per gli israeliani che per l’intero mondo ebraico.